Coronavirus covid 19. La lotteria dei virus in Italia, tra buonismo gratuito & allarmismo insinuante, comunque raccontando sempre verità parziali. Se si scatena la pandemia vera l’INPS potrà festeggiare finalmente l’abbattimento del numero dei pensionati.

Rimango sempre affascinato dai processi mentali e dalla relazione ambigua, a volte incestuosa e distorta tra fatti e credenze, tra

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Tanti, troppi, Eventi e festival, ma gli italiani comprano e leggono sempre meno libri: per cui viviamo nella condizione del paradosso italico del somaro sapiens.

Noi italiani siamo grandi consumatori di festival eppure risultiamo tra gli ultimi nelle classifiche su numero di laureati e lettura.

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Pensare e spiegare l’Italia, intervista a Lucio Caracciolo Direttore di “LIMES” Rivista di geopolitica in occasione dei suoi primi 25 anni di vita. Un anniversario che trova un Paese indebolito economicamente, privo di un disegno strategico sul suo futuro, con un grave deficit di classe dirigente, sia politica che statale, ma anche dell’impresa privata. Sempre più popolata di “prenditori” che di imprenditori. Purtroppo, sempre più marginale sullo scacchiere geopolitico internazionale. Che fare per uscirne ?

Limes, nei suoi venticinque anni di vita, si è ciclicamente occupata dell’Italia in molteplici numeri della rivista. Si può dire

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Lo psichiatra Vittorino Andreoli parla del suo libro “Homo Incertus”, in uscita in questo inizio 2020, studioso delle dinamiche involutive sull’esistenza dell’uomo contemporaneo : “Si è rotto l’uomo, che vive paralizzato dalla paura”, timoroso inconsciamente di vivere nuove possibili guerre e, ancor, più gravi sciagure di portata mondiale. Siamo nell’epoca delle insicurezze e della mancanza di priorità della vita. Purtroppo, si è perso il senso del “bene comune”, della importanza del senso attivo di vivere come una Comunità. Il fatto è che la Finanza internazionale, anno dopo anno, ci sta rubando tutte le nostre sicurezze sociali costruite con fatica e senso di civiltà dalla fine della seconda guerra mondiale al 1990. In una parola ci stanno rubando la Democrazia. E non ce ne siamo accorti.

Lo psichiatra, autore del nuovo libro “Homo Incertus” (Rizzoli) ad Huffpost: “Se c’è una speranza è nei ‘Nessuno’ che abbiamo

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“Lavorare per il declino”. Quando i governi si prostrano al servizio delle banche può accadere anche che si ritrovino a Lavorare per il declino economico del loro Paese. Quando i governi rinunciano alla loro “mission” costituzionale (come è accaduto negli ultimi 25 anni in Italia) e accettano di fare politiche subordinate agli interessi del “sistema bancario internazionale” liberista , può accadere anche questo

Quando i governi sono al servizio delle banche può accadere anche quello che vi stiamo per raccontare. Banca Intesa, uno

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Il nonsenso italiano dei Dipendenti pubblici che lavorano in uno Stato che tende ad un suo stupido e controproducente processo di privatizzazione. Così andando avanti, la logica anglo-americana del liberismo, imposta all’Italia contro i suoi interessi concreti, rischia di dissolvere non solo lo Stato ma anche la qualità della Democrazia e dei diritti quotidiani, sociali e civili, di tutti i cittadini. Che, purtroppo, non se ne rendono conto.

Parallelamente al processo di privatizzazione dei pubblici servizi si è trasformato il rapporto di pubblico impiego, e con le esternalizzazioni

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Galli della Loggia: “Stiamo annegando nell’inciviltà diffusa, ma nessuno se ne occupa”

Non si tratta solo di Roma. Della Roma criminale che ha visto l’ennesimo omicidio per una storia di droga. È

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Ora vorrebbero riplasmare la nostra società sul modello di “Arancia Meccanica”? Ormai le corbellerie che fuoriescono a getto continuo dalla Globalizzazione, vanno oltre Orwell e la sua profezia sulla occhiuta società da “Grande Fratello”, che tutto ascolta, tutto sa, tutto determina. Dopo aver sterilizzato negli ultimi venti anni l’Informazione giornalistica e le università, adesso “vagola per il mondo”, scientifico e politico, l’ipotesi demenziale di poter combattere violenza e xenofobia, immettendo negli acquedotti pubblici “l’ormone della ossitocina”. Purtroppo, i componenti della dominante oligarchia finanziaria internazionale neoliberista vivono in una bolla “da psicopatologia”.

Il globalismo di matrice anglo-americana (ma a trazione finanziaria saudita e dei Paesi del Golfo), ovvero l’ideologia imperante, così impastato

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Una “Valley di lacrime”. La nuova super-ristretta oligarchia miliardaria anglosassone punta sulla riedizione di un nuovo e globale “moderno medioevo”. Fondato sull’automazione digitale & sull’intelligenza artificiale per tutti, condannando definitivamente alla precarietà a vita il resto del 90% dell’umanità.

Fa impressione e ribrezzo la sicumera con cui i miliardari, i grandi ricchi creati dalle nuove tecnologie informatiche in appena

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L’importanza della memoria selettiva. Mentre procede la proliferazione delle “giornate della memoria” per sterilizzare la comprensione dei disastri passati nell’ultimo secolo, si apparecchiano purtroppo nuovi disastri futuri. Per questo si pubblicizzano, e persino si votano al Parlamento UE, versioni ufficiali e di comodo sulla Storia dell’Europa. Esempio di voluta cecità o ormai di colposo astigmatismo ?

Qualche giorno fa il Parlamento Europeo, forse per dare un senso al proprio ruolo marginale nei processi decisionali dell’UE, ha

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Una nuova follia della globalizzazione .Così la soia destinata al fabbisogno della Cina distrugge l’Amazzonia. A causa degli allevamenti intensivi di maiali, la Repubblica popolare è costretta a importare enormi quantità di questo legume dall’America Latina. Soprattutto dopo i dazi di Trump. Il risultato? L’incremento della distruzione della foresta e della biodiversità.

 In Cina vivono quasi 1 miliardo e mezzo di persone. Nella cucina e nella dieta cinesi il maiale ha un

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Una domanda/riflessione del filosofo Salvatore Bravo : gli italiani oggi, che popolo sono ? Non più una Comunità di ipotetici santi, eroi e navigatori, di particolarità regionali, di grandi ricchezze artistiche e storiche, di un grande patrimonio di fantasia creativa, ma per lo più un popolo di “ansiosi alienati”, “imitatori del nulla”. Avendo assunto un modello di vita collettivo emulato da un format commerciale di cieco consumismo di stampo anglo-americano. Avendo destrutturato l’iter formativo di scuola ed università. È scomparso ogni aureo esempio di “ragion critica” ,in un trionfo diffuso di “empirismo d’accatto” spacciato per innovazione o modernità. Così, persi i tratti distintivi virtuosi, abbiamo trasformato le nostre popolazioni in un pastrocchio di plebe. Senza più Stato né Patria, ci ritroviamo dentro un “film-horror”: che ha snaturato la lingua, i ritmi di vita, i diritti ed i sentimenti, e la stessa anima comune, del nostro Belpaese. C’è, persino, da meravigliarsi come possiamo sopravvivere ogni giorno come collettività.

Italiani un popolo di imitatori !? Per trasformare un popolo in un guscio vuoto incapace di trasmettere saperi e tradizioni,

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Clamoroso: la Germania sta cominciando a fare default, ma è come non stia succedendo niente. Il 10 luglio 2019 la stampa italiana ha nascosto “una notiziola” : un fatto di cronaca che però rappresenta un indizio finanziario di default nella gestione del debito pubblico della Germania. Una news che fa il paio con il già registrato crollo degli indici di produttività dell’industria tedesca e con l’accertata tendenza a franare della percentuale del suo potente export.

Da oltre vent’anni a questa parte, il dibattito politico è costretto a muoversi negli angusti spazi del pareggio di bilancio:

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Stangata clamorosa !!! Per le Nazioni europee aderenti alla NATO, aumenta il prezzo , salendo alle stelle, della «protezione» militare Usa. Di questa notizia dal sapore di “pizzo” non se ne parla . Oltre alla quota annua, dovremo pagare gli stipendi dei militari americani in servizio in Italia, ma anche “tutte” le spese di esercizio delle basi . Per noi è uno scherzetto di alcuni miliardi di euro in più all’anno e per sempre.

La Casa Bianca sta per presentare il piano «Cost Plus 50» che stabilisce il seguente criterio: i paesi alleati che

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“Cchiù pilu pi tutti”. Autonomia differenziata e dissoluzione dell’unità nazionale: al di là del facile razzismo contro “i terroni spreconi” (quelli che secondo la vulgata liberista stanno sempre seduti sui divani), ora pare che ce lo chieda l’Europa (ossia la Germania). Ormai l’impalcatura di Bruxelles è solo una mera operazione mercantilistica, a trazione dei paesi europei del centro-Nord. Le elité economiche e speculative delle tre regioni italiane interessate, rispettano solo i “danè”, e la funzionalità dei loro interessi finanziari con quelli del capitale tedesco ed inglese. Per loro non conta nient’altro. Pure dei dialetti e delle tradizioni di veneti e lombardi questi affaristi, svegliatisi autonomisti, se ne fottono.

I frequenti processi di Secessionismo negli Stati aderenti alla UE. Dietro le apparenze, l’autonomia differenziata sembra essere parte di un

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Il caso dell’uccisione “stradale” dei due cuginetti di Vittoria, Alessio e Simone, è il ritratto “dell’Italia feudale” in cui ci ritroviamo ancora oggi a vivere. Dove, ormai, “i clan locali”, i “prepotenti”, risultano cointeressati o in grado di influire nella gestione dell’intera comunità locale. Come ai tempi del Far West. Ostentando, perciò, la certezza della propria impunità . Alla faccia del rispetto della legalità. Perché ? Come mai? L’Italia è ormai un consesso sociale civile senza più un Informazione libera che vigila, senza più un minimo sindacale ed omogeneo corretto esercizio della Giustizia, senza più partiti democratici : la Democrazia evapora. Così, i due bambini, sono stati uccisi due volte, prima dal figlio incensurato di un sospetto mafioso e poi da uno Stato che non è più in grado di assolvere al suo ruolo.

Eccola qui l’Italia infeudata dalla mafia che di solito preferiamo ignorare –  il nostro disonore storico, la nostra vergogna nazionale

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Il Sistema mediatico e dell’Informazione internazionale è ormai permanentemente al servizio degli interessi dell’0,1% del “cartello” dei ricchi finanzieri del mondo. “IL CASO DI HONG KONG”, CAPITALE della PRODUZIONE CARTOLARE (insieme alla City di Londra) DEI TITOLI FINANZIARI TOSSICI che tengono sotto scacco l’economia del pianeta e la sopravvivenza dignitosa dell’altra parte del 99% della popolazione mondiale. Pubblichiamo una “STORIA di cronaca”, scritta da Pino Arlacchi ex Vicesegretario generale dell’ONU .

Non riportare mai la versione dell’altra parte in campo (ndr : e provare a dare una spiegazione  dei relativi fatti

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MEMORIA della STORIA. Ripubblichiamo due articoli da LA REPUBBLICA dell’Ottobre 1999. Oggetto di entrambi è il ruolo geopolitico-militare che l’Italia ha esercitato in Nord-Africa e Medio Oriente sino alle soglie degli anni 2000. Quando la politica estera italiana era ancora contraddistinta dall’eredità di Aldo Moro ed Enrico Mattei, nonché dalle opere di “statisti” come Bettino Craxi e Giulio Andreotti, mentre i servizi militari per l’estero (il SISMI) avevano conosciuto la guida dell’Ammiraglio Fulvio Martini il più capace esperto di intelligence del mondo. Il pretesto dei due articoli è il “caso della Tunisia” e della sua interconnessione geopolitica con Libia ed Algeria. L’italia era il centro di quello scenario, americani, russi e francesi, allora misuravano gesti e parole perché conoscevano la nostra autorevolezza e lungimiranza. Ed anche più di un poco ci “temevano”. Dal 2001 in poi l’unica minaccia che possiamo fare a quegli “imperi” è quella di farli morire dal ridere. Confrontate voi storie e personaggi di quell’epoca politica con ciò che poi è successo in politica estera dal 2011 in poi. Buona lettura.

Tunisia l’ascesa al potere di Ben Alì. L’ex capo del Sismi: “L’Algeria stava per invadere  il paese vicino per difendere

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