“Protagonisti e vittime designate”: una storiaccia in Europa che vede soccombere l’Italia. Quando il provincialismo e l’inadeguatezza delle nostre classi dirigenti degli ultimi 25 anni (figlie della tragica Seconda Repubblica di Berlusconi, Prodi, Monti e Renzi) ha creato una società frammentata ed a-democratica. Che non riesce più a programmare alcunché, tranne l’intensa pianificazione della propria “autodistruzione nazionale”. Con il vezzo di parlare sempre male dell’Italia, dei suoi conti pubblici e delle posture di costume dei suoi cittadini.

E’ interessante comprendere la profonda differenza di atteggiamento tra le classi dirigenti di paesi diversi, anche nella stessa cornice europea.

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I cinesi d’Europa da dieci anni siamo noi italiani. Senza più tutele per i lavoratori, senza più una politica industriale,specializzati nel conto terzi a supporto economico della Germania. Ci stiamo distruggendo da soli, però……

Da tempo cerchiamo di spiegare che “i soldi ci sono”, come paese e come entrate dello Stato. Ci sono per

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Il caso LIBIA è l’emblema di come il mondo ormai sia nelle mani di bande di affaristi e “cravattari”, che pretendono di gestire le economie e le politiche delle nazioni, come una volta le 5 famiglie mafiose di New York pretendevano di gestire la città come fosse “roba loro”. DIETRO L’AVANZATA DEL GENERALE HAFTAR, c’è la voglia di speculare sul rialzo del prezzo del petrolio, a vantaggio dell’Arabia Saudita e dei suoi complici USA e della finanza internazionale.

Il riaprirsi della guerra civile in Libia è finalizzato a mantenere sotto schiaffo il Nord-africa petrolifero e l’area geoeconomica del

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Continua la sadica persecuzione dell’Europa contro la Grecia. Gli hanno imposto di approvare una legge che legalizza l’esproprio bancario della prima casa ai cittadini che saltano rate del mutuo. La Commissione europea esulta e presta un altro miliardo di euro (creando altro debito greco). Esulta pure MOODY’S, le banche tedesche e le banche francesi. Tra i greci cresce la depressione e l’odio per l’Europa.

Dal Parlamento greco via libera alla modifica delle legge Katselis che proteggeva dalla possibilità giuridica di pignoramento della prima casa:

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Parla l’economista premio Nobel, Joseph Stiglitz : “Se l’Italia lasciasse l’Ue, provocherebbe una tragedia. Ma se l’Italia resta nell’Ue con le attuali regole allora la tragedia succede in Italia”. Ecco il paradosso che dominerà le elezioni europee di maggio ed il nostro futuro prossimo.

In modo sconcertante, non ha sollevato in Italia alcun dibattito nè scandalo,  l’intervista rilasciata da Joseph Stiglitz all’edizione italiana dell’Huffington

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La Germania, con la fusione Deutsche Bank e Commerzbank sta creando una megabanca già “malata” dalla nascita, ma che sarà troppo grande per fallire. Una parte del conto di questa “furbata” la ripagheremo di tasca anche noi italiani.

Il ministro delle Finanze tedesco Otto Scholz vuole la fusione tra le debolissime Deutsche Bank e la Commerzbank, per creare

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Riaffiora l’eterna sindrome della Germania nel ripetere i suoi errori storici. Immaginare gli altri Stati europei come un bancomat con il quale poter ripianare il proprio multimiliardario “buco” provocato dai “derivati americani” (52 trilioni di dollari), incautamente acquistati da Deutsche Bank. Così, rischiando di trascinare, ancora una volta, l’Europa, già in crisi, in un baratro.

Davvero sbalorditiva l’ultima intervista del decano degli economisti tedeschi H. W. Sinn – ed uno dei quattro Saggi che per

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La Corte dei Conti della U.E. boccia senza appello la TAV europea, ritenuta inefficiente e costosa oltre misura. Lo stesso sistema nel quale rientra la Tav Torino-Lione su cui in Italia si minacciano tuoni e fulmini. Ma nessuno se ne è accorto.

“La rete ferroviaria ad alta velocità in Europa non è una realtà, bensì un sistema disomogeneo e inefficace”. E ancora:

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Grazie alla moneta unica, dal 1999 al 2017, ogni tedesco ha guadagnato in più circa 23mila euro, mentre ogni cittadino italiano negli stessi anni ne ha persi in totale almeno 75mila. Lo rivela con tanto di tabelle analitiche lo Studio del Cep, l’importante Think Tank tedesco che, nel valutare i dati dei 20 anni di vita dell’euro, ha indicato nelle conclusioni : ” i vincitori” (Germania e Olanda) e “i vinti” (Italia e Francia).

(pubblichiamo un articolo dell’Huffingtonpost sulle clamorose conclusioni di uno studio del CEP, l’autorevole Think Tank tedesco sullo stato dell’economia europea

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